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al testo di Serenella Menichetti
Volle amare quel giorno
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Vestita di giallo. Volle amare quel giorno. Volle amare nonostante le alghe ghermissero i piedi. Nel ghetto degli incoscienti ingabbiata. Cercava pane e gherigli, stretta in ghette d'abbagli. Trovò streghe e incantesimi. Ghepardi balordi giocano a dadi in un prato bugiardo Volute di nebbia: mostri arcaici celano. Sotto sabbia, assenza d’aria uccide neuroni. Volle amare, senza ritorno, in un giallo giorno di giugno. Un gatto bianco, dagli occhi di vetro, ucciso da auto impazzita. Migliaia d’uomini ancora tra i flutti periti. La moltitudine di attentati che replica il gene. La morte roboante che dal cielo diluvia. Intenzione di sordi decessi, nell’aria svolazza. In un prato, arsa viva, donna di giallo vestita. Dal vento investita, in alto vola una cenere nera. Volle amare, senza ritorno, in un giallo giorno di giugno. A terra, tra spighe di grano osservano il cielo: papaveri rossi . commossi. Serenella Menichetti.
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Alberto Becca
- 12/04/2017 05:55:00
[ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]
Musicalmente è assai piacevole, originale e quasi "divertente" anche se le tematiche proposte sono importanti e di elevato valore spirituale e filosofico. Ho apprezzato in modo particolare il riproporre (quasi in modo ossessivo) la lettera "V" che anche graficamente simboleggia l imbuto della vita (sostantivo che inizia appunto con la lettera V); nel testo vita e morte danzano, al di là del tempo, dei modi, delle persone
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